Qualcosa di nuovo - 2 di 16
Si capisce subito che c'è qualcosa di nuovo, quando si considerano i rapporti con le altre religioni e la scienza. Il Dalai Lama lo dice chiaramente a chi lo va ad ascoltare: "Chi è cristiano è bene che resti cristiano"; in fondo non c'è un Dio da mettere in competizione con quello delle altre religioni, ma fa capire che chiunque può prendere qualcosa di buono dal Buddhismo. E quando il giornalista occidentale chiede al Dalai Lama: "Cosa succede se la scienza contraddice le Sacre Scritture?" il lettore trema, perchè teme di non avere tempo di leggere la risposta prima che sopravvenga la notte. Invece la risposta è brevissima: "Cambiamo le Scritture!". "Perchè si può?", chiede stupito il giornalista. "Sì!"
Stupisce anche la mancanza di rispetto per simboli e riti. Si racconta di un monaco che in una freddissima notte non sapeva come scaldarsi: si guardò intorno alla ricerca di qualcosa da mettere sul fuoco ma c'era solo una antica statua in legno del Buddha, molto venerata. "Posso fare una cosa del genere?". Poi considerò che bruciare la statua non avrebbe danneggiato nessuno, né avrebbe potuto scalfire i risultati spirituali che stava raggiungendo, ma sarebbe stato molto utile a passare la nottata, e la bruciò. I testi che raccontano questa storia concludono dicendo che fece la cosa giusta.
Nei testi Buddhisti è difficile trovare comandamenti che impongono di non fare questa cosa o quell'altra. E' difficile trovare scritto non rubare o non uccidere, non perchè sia consigliato rubare, ma perchè gli atti sono la conseguenza dei pensieri. Se voglio bene agli altri certo che non rubo le loro proprietà, anche se volere bene a certa gente è davvero difficile. La prima frase del Dhammapada è "Siamo ciò che pensiamo", non dice certo "Siamo ciò che facciamo", perchè quello che facciamo è la conseguenza dei pensieri, dunque meglio concentrarsi sui pensieri.
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